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- Futurismo, nazionalismo, superomismo
Futurismo, nazionalismo, superomismo
Contenuti multimediali di carattere storico, filosofico e artistico
Galleria di foto e immagini di opere futuriste
Il concetto di oltreuomo o superuomo (dal tedesco Übermensch), introdotto dal filosofo Friedrich Nietzsche, è un'immagine o figura metaforica che rappresenta l'uomo che diviene se stesso in una nuova epoca.
- Percorsi tematici
Percorsi tematici
Laboratorio degli studenti per la realizzazione di un percorso multimediale.
Il tema della città viene sviluppato molto presto dai futuristi: essa è infatti il luogo privilegiato della modernità che, con la sua forza travolgente, sembra ormai a portata di mano; è il luogo in cui si incarna il futuro, la velocità il movimento. Il paesaggio urbano appare sconquassato dalle luci, dai tramvai, dai rumori, che ne moltiplicano i punti di visione. La Città Nuova deve nascere e crescere contemporaneamente alla nuova ideologia del movimento e della macchina, non avendo più nulla della staticità del paesaggio urbano tradizionale.
- "Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità"
- Già prima della Grande guerra i futuristi erano intervenuti nel dibattito del tempo con tre manifesti politici: il primo in occasione delle elezioni generali del 1909, il secondo nel 1911, in favore della guerra di Libia; il terzo nel 1917. Solo nel primo dopoguerra, tuttavia, è possibile parlare di un vero e proprio partito 'organizzato', con un leader (Marinetti, naturalmente) e soprattutto un organo di stampa: il giornale Roma futurista, co-diretto da Marinetti, Emilio Settimelli e Mario Carli: quest'ultimo è il tramite tra i futuristi e gli Arditi, che stanno a loro volta organizzandosi in una formazione politica e paramilitare.
Il patriottismo di molti s'espresse in forme artistiche diverse: sul campo di battaglia bisognava esprimere "forza", "agilità" ed "elasticità improvvisatrice", come si legge nel manifesto interventista L'orgoglio italiano del '15, in cui si celebra il genio italiano, e il disprezzo per i "passatisti".
«Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore del liberatori, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna 'sottomessa e timorata'»
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