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Dall'economia curtense alla rinascita dell'anno Mille

2. Economia curtense

L'economia dunque è qualcosa che parla di qualcosa che l'uomo non può evitare: il come egli lavora! 

L'uomo cioè non può non lavorare per vivere, ma nei tempi e nei luoghi, può cambiare il modo in cui egli lavora, o organizza il lavoro (infatti ricordiamo che nomos=le regole).

Fino all'XI secolo in Europa il modello economico più diffuso è quello "curtense".

Nel sistema curtense un signore divide la sua proprietà terriera (la curtis( in tre parti:

  1. la parte dominicia (dove risiede il signore=dominus)
  2. la parte massaricia (dove risiedono i contadini, i mansi, che lavorano la terra data loro in "affitto" dal signore)
  3. le terre libere

I contadini lavorano dunque la terra del signore e offrono loro due forme di pagamento in cambio (non essendoci in questo periodo la moneta, perché non necessaria in questo modello economico):

  • una parte del raccolto
  • ore di lavoro gratuite nella terra del signore (corvées)

Le terre libere invece sono terre a disposizione di tutti (boschi, laghi, pascoli) che permettono di proteggersi dalla fame anche in periodi di peggiori raccolti o carestie.

Questo modello economico è durato a lungo perché è un sistema che a suo modo "funziona": ogni curtis è infatti autosufficiente e produce tutto ciò che coloro che vi vivono necessitano. Non sono necessari, salvo casi eccezionali, scambi commerciali con le altre curtis.