Carlo d'Asburgo
1. Carlo I e Carlo V
A seguito di lunghe guerra combattute in Italia per il suo controllo, tra Francia e Spagna, nel 1516 venne siglata la Pace di Noyon che affermava: il Regno di Napoli va agli spagnoli, il Ducato di Milano ai francesi.
La Pace su siglata rispettivamente dal re di Spagna, Ferdinando I d'Aragona, e dal re di Francia, Francesco I di Valois.
Nel 1516 Ferdinando muore ma non lascia il trono in eredità alla figlia, Giovanna, ma al figlio di lei, avuto con il marito Filippo d'Asburgo, figlio a sua volta dell'imperatore Massimiliano.
Carlo diventa quindi Re di Spagna, nel 1516, con il titolo di Carlo I (o Carlos Primero), ereditando il Regno, tutti i suoi domini americani e il Regno di Napoli.
Tre anni dopo però muore anche il nonno paterno, Massimiliano, e Carlo si candida ad essere il nuovo imperatore. Ricorderemo che tra i candidati c'era anche Federico di Sassonia, candidato del papa Leone X. Carlo però, grazie al sostegno della Banca dei Fugger, riesce a comprarsi tutti i voti dei Sette Grandi Elettori (compreso quello di Federico) e diventa Imperatore con il nome di Carlo V.
Ma oltre all'Impero, dal nonno eredita i domini asburgici (il Granducato d'Austria), e dalla nonna (Maria di Borgogna, figlia di Carlo il Temerario) la Borgogna e tutti i suoi ricchissimi domini nelle Fiandre e nei paesi Bassi.
L'Impero di Carlo era quindi immenso e da lì potè coniare la battuta: Sul mio regno non tramonta mai il Sole.
In virtù di questa sua estensione Carlo pensò bene che poteva, solo lui, avere la forza di ristabilire l'universalità del potere imperiale ma per farlo aveva bisogno di una sola religione, quella cattolica, e del sostegno del Papa.