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Carlo d'Asburgo

3. La lega di Smalcalda

Un altro nemico, oppositore del disegno imperiale, Carlo lo aveva dentro i confini tedeschi: erano molti dei suoi principi che si erano convertiti alla fede luterana.

Ricordiamo che lo stesso Lutero fu difeso e protetto da un principe elettore: il duca Federico di Sassonia.

Sul perché ai principi interessasse molto la riforma i motivi sono diverse ma almeno due vanno ricordati:

  • acquisizione dei beni della Chiesa
  • indebolimento dell'autorità imperiale che poggiava il suo riconoscimento sulla Chiesa Cattolica

Nel 1529 Carlo, per riportare l'unità religiosa nel suo impero, indice la Dieta di Spira, nella quale chiede ai principi tedeschi convertiti di lasciare la libertà di culto nei loro territori (cioè di lasciare libera la Chiesa). Questo avrebbe comportato il non poter acquisire i beni della Chiesa e quindi ovviamente rifiutarono protestando (e per questo ancora oggi indichiamo le religioni riformate come religioni "protestanti").

Ci furono altri tentativi di conciliazione, andati a vuoto, e alla fine i principi, di fronte alle minacce di Carlo, si riunirono nella Lega di Smalcalda, una lega militare anti-imperiale che tenne guerra a Carlo fino al 1555, contando anche su sostegno e l'alleanza del re cattolico francese Francesco I di Valois e di suo figlio Enrico II. 

Nel 1555 Carlo si arrende e firma la Pace di Augusta nella quale si sancisce il principio del "Cuius Regio Eius Religio": ovvero la libertà dei principi di scegliere la loro religione e l'obbligo dei loro sudditi di seguire la religione del principe. Questo principio di fatto divise la Germania in due sfere: una a nord principalmente luterana, e una al sud principalmente cattolica.