Stampa questo capitoloStampa questo capitolo

La scuola di Elea

3. Gli argomenti di Zenone

Facile immaginare i detrattori di Parmenide che, di fronte alla sua affermazione sulla non esistenza del movimento, si siano messi perlomeno a ridere. Zenone di Elea, suo allievo, offre vari argomenti a sostegno della testi del maestro andando ancora più a fondo: dimostrando per assurdo che se si sostenessero tesi contrarie a quelle di Parmenide (cioè che il movimento esiste) si cadrebbe in contraddizioni ancora più assurde dell’affermare il contrario (cioè le tesi di Parmenide). Zenone in pratica mette le cose in chiaro: o accetto l’immobilità dell’essere o accetto che la mia ragione non è in grado di dire niente di vero perché cade da sola in contraddizione.

Gli argomenti offerti da Zenone sono 4 (o 6 se oltre a quelli sull’immobilità comprendiamo anche quelli riguardanti l’unicità dell’essere) ma è sufficiente vederne uno: l’argomento dello stadio.

L’argomento di Zenone utilizza il metodo della riduzione per assurdo:

  1. Tesi: il movimento non esiste

  2. Ipotesi per assurdo (negazione della tesi) almeno un ente si muove

  3. Definizione di movimento: perché un ente possa muoversi da un luogo A a uno B:

    1. A≠B

    2. tra A e B ci deve essere uno spazio da percorrere

    3. l’ente di trova inizialmente in A e non in B.

  4. Per 3a ci deve essere uno spazio tra A e B che l’ente possa attraversare, chiamiamolo C.

  5. Adesso l’ente deve spostarsi da C a B trovandosi nella stessa situazione di 2.

  6. Ripetendo all’infinito (ci deve essere sempre uno spazio percorribile tra l’ente e la destinazione B), l’ente non giunge mai a B, negando la stessa definizione di movimento di 3.

  7. L’ente si muove da A e B non giungendo mai a B. Contraddizione.

  8. Per la contraddizione nego l’ipotesi per assurdo che l’ha generata, la 2 quindi nessun ente si muove.

  9. Affermo la tesi 1: il movimento non esiste.