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1943-1945. L'Italia e la fine della Guerra

6. La fine della guerra

Mentre risalivano in Italia gli Alleati aprirono un secondo fronte: il 6 giugno 1944 vi fu lo sbarco delle truppe alleate in Normandia sotto la guida del generale Eisenhower. Il 19 agosto Parigi insorge e torna sotto il controllo di De Gaulle. A metà settembre 1944 la Francia era liberata.

A Est la Germania stava subendo una controffensiva russa che stava occupando la Polonia, la Cecoslovacchia e l'Ungheria. La Germania vede ritirare le sue truppe sia da est che da ovest e la sua sorte sembra ormai segnata.

Intanto gli Alleati iniziano dei sanguinosi bombardamenti di numerose città tedesche procurando centinaia di migliaia di morti.

I sovietici arrivarono per primi a Berlino (vincendo una specie di gara con gli americani) e il 7 maggio i tedeschi firmarono una resa incondizionata.

Ma se in Europa la guerra era finita, essa continuava nell'Oceano Pacifico, dove nonostante le numerose sconfitte i giapponesi resistono con tenacia affidandosi anche ai Kamikaze. La resa avvenne dopo che due bombe atomiche furono sganciati il 6 e il 9 agosto a Hiroshima e Nagasaki. Città che furono letteralmente rase al suolo.

Il Giappone firmò la resa il 2 settembre 1945. La Guerra era davvero finita. Con circa 50 milioni di morti.