Socrate
1. Le fonti
Nasce ad Atene nel 470 a.C. e inizia i suoi interessi filosofici nel campo della fisica come allievo di Anassagora.
Indirizza l'interesse, solo successivamente, alla ricerca della vita buona e della cura dell'anima.
La filosofia per Socrate non è una teoria, ma un ATTEGGIAMENTO.
Socrate opera durante il periodo in cui ad Atene si trovano i maggiori sofisti del suo tempo ma egli è pure un Sofista?
- SI, perché si prende cura dell'uomo (società, educazione, politica) e del linguaggio (con attenzione particolare rivolta al dialogo)
- NO, perché crede nell'esistenza di valori comuni quindi non aderisce al relativismo della maggior parte dei sofisti
Socrate non scrisse nulla (come spiegato nel Mito di Theuth) in quanto a suo avviso la scrittura comunica teorie ma NON stimola la ricerca (un libro non si interroga). e quindi è ben difficile ricostruirne il pensiero. Per questo ci si appoggia a numerose fonti indirette, tre in particolare:
- Aristofane, il commediografo, che con la sua opera "Le Nuvole" lo descrive come un chiacchierone, perdigiorno e corruttore. Descrive bene il clima culturale dell'Atene del V secolo ma anche il fatto che Socrate fosse uno che dava fastidio a tutti per il suo incessante mettere in discussione il sapere altrui;
- Platone, da cui ricaviamo l'immagine tradizionale. In questo caso, però, è difficile distinguere il pensiero del maestro da quello dell'allievo;
- Aristotele, il quale lo presenta come lo scopritore del concetto e teorico della virtù come scienza.