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Locke

2. Idee semplici e complesse

La conoscenza inizia con l'esperienza con l'acquisizione dei dati primari che la mente NON è in grado di produrre da sola ma che vengono catturati dai sensi:

le idee semplici.

Le idee semplici non si possono creare né distruggere. Non c'è mente tanto potente da che possa crearle da sé né cancellarle quando esse sia fornite dai sensi.

Le idee semplici sono l'effetto dell'attività del mondo sui sensi ed è una attività che per i sensi è passiva, non scelta. Sono l'unico dato possibile su cui la mente può fare attività.

Le idee semplici sono di due tipi:

  • Di sensazione o del senso esterno: derivanti dal mondo esterno tramite l'acquisizione dei dati attraverso i 5 sensi
  • Di riflessione, o del senso interno: derivanti dai moti dello spirito come l'attività del pensare, del volere etc
Questi dati primari che, come detto prima, non possono essere create né cancellate, sono i mattoni su cui la mente lavora e trasforma in idee complesse (quelle che Cartesio chiamava fattizie).

Le idee complesse sono più idee (semplici o altrettanto complesse) legate tra loro da attività della mente. Essere possono essere idee di:

  • modi: qualità o affezione della sostanza, quelle idee non considerate come sussistenti di per sé (pensare alla definizione di modo di Spinoza)
  • sostanza: sostrati della qualità, idee considerate come esistenti di per sé.
  • relazioni: rapporti (come causa-effetto, identità, diversità)

Dalle idee di relazione nascono le cosiddette idee generali che, secondo Locke, non indicano alcuna realtà ma sono soltanto nomi, cioè segni di gruppi di cose particolari legate tra loro da rapporto di somiglianza.