La Rivoluzione Francese
8. Le repubbliche sorelle
Le notizie dalla Francia, intorno alla Rivoluzione francese, suscitano molto interesse negli intellettuali europei... e terrore nelle corti europee e in Pio VI. Una rivoluzione che suscita sentimenti nazionali di un popolo che si dà istituzioni democratiche è pericolosa per l'ideologia dell'ancien regime.
Dal 1792 iniziano le guerre per l'esportazione della rivoluzione.
Il Belgio, già in rivolta dal 1789 contro Giuseppe II viene occupato (e perso) e poi rioccupato definitivamente dopo la battaglia di Fleurus (26/6/1794).
In Olanda viene creata la Repubblica di Batavia (1792)
Nel 1793 la Repubblica di Magonza (esportazione delle idee in Germania)
Campagna d'Italia
Tra il 1796 e il 1799 la Campagna d'Italia dove i rivoluzionari, per la situazione politica, si chiamano patrioti in quanto vedono le idee di libertà della rivoluzione una guerra di indipendenza.
Nel 1796 della Prima coalizione restano in campo solo Austria e Inghilterra. Contro la prima vengono organizzate due spedizioni: una a nord (guidata da Moreau) e l'altra a sud guidata da Napoleone, a scopo diversivo, con 40000 uomini male equipaggiati.
Marzo 1796 guerra ai piemontesi di Vittorio Amedeo III e Armistizio di Cherasco con annessione di Savoia e Nizza e passaggio delle truppe francesi (con delusione dei patrioti piemontesi).
Il 15 maggio entra a Milano da trionfatore
Nel giugno invade lo Stato della Chiesa in Emilia e Romagna e sigla la Pace di Tolentino (feb 1797) creando la Repubblica di Cispadania (con la nascita del tricolore 7/1/1797) e poi Cisalpina con Milano.
Nel 1797 punta l'Austria ma a Leoben vira su Venezia e la occupa salvo poi cederla all'Austria nel trattato di Campoformio (12/10/1797) in cambio del riconoscimento delle repubbliche italiane.
Egemonia francese in Italia:
- 6/97 Repubblica Ligure
- 2/98 Repubblica Romana
- 2/99 Annessione del Piemonte (Savoia in fuga in Sardegna)
- 3/99 Occupazione della Toscana
- 1/99 Repubblica Napoletana
Tutte Repubbliche sorelle con la Costituzione dell'anno III
Repubblica Romana
Giugno 1796 Napoleone entra nel territorio della Chiesa, da nord, occupandolo fino ad Ancona. Sigla la Pace di Tolentino (2/97) e annette i nuovi territori alla repubblica Cisalpina.
Dopo la pace inizia la propaganda controrivoluzionaria anti-francese appoggiato dal culto mariano e miracolistico.
Nel dicembre, mentre Napoleone sta progettando la spedizione in Egitto, Berthier marcia contro Roma (15/2/1798) e crea la Repubblica Romana. Per la prima volta un potere laico a Roma con governo moderato e apertura del ghetto ebraico.
Le insorgenze iniziano a Trastevere, sostenute dal Re di Napoli Ferdinando IV che inizialmente occupa Roma che poi viene recuperata dai francesi e lo inseguono fino a Napoli.
Repubblica Napoletana
Ferdinando IV abbandona Napoli e si rifugia in Sicilia. A Napoli si verifica l'insorgenza dei lazzaroni (anti giacobini e straccioni) con omicidi e saccheggi.
Gennaio 1799 viene proclamata la Repubblica con il generale Championnet che si attira le simpatie dei napoletani. La repubblica è sostenuta dagli intellettuali napoletani, anche quelli che non vedono di buon occhio l'occupazione francese, ma che comunque sostengono la Repubblica.
Dalla Sicilia parte la controrivoluzione di Ferdinando IV organizzata dal Cardinale Ruffo con la creazione dell'esercito dei Sanfedisti (mossi dalla promessa di una riforma agraria) che arriva a Napoli nel giugno 1799 iniziando la caccia al giacobino.
Vincenzo Cuoco, fuggito a Milano, criticherà la rivoluzione passiva di Napoli perché imposta dai francesi e dalle elites ma senza il sostegno popolare (tutto troppo e subito). Elites e popolo sono, a Napoli, due nazioni diverse.