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Federico Barbarossa e i Comuni

2. Federico Barbarossa

Nel 1152 viene eletto imperatore Federico I detto Barbarossa. Il suo scopo fu quello di rafforzare l'autorità imperiale, soprattutto in Italia dove, il diffondersi dei comuni, aveva reso le città del regno molto più autonome. Dai comuni italiani pretendeva in particolare la restituzione delle jura regalia, cioè i diritti del potere regio (amministrazione della giustizia e riscossione delle tasse).

Sceso in Italia per essere incoronato Imperatore da Papa Alessandro III (che inizialmente lo appoggiò), convocò due diete a Roncaglia (vicino Milano) per chiedere la restituzione delle regalie. Di fronte al rifiuto di Milano, Barbarossa in risposta distrusse la città (1162). 

I comuni del nord Italia, spaventati dall'imperatore, decisero di unirsi in una Lega per difendere la loro autonomia e crearono nel 1167 la cosiddetta Lega Lombarda sostenuta anche da Papa Alessandro III in cui onore fu fondata la città di Alessandria, vicino Torino. Proprio contro Alessandria, Federico I concentrò le sue forze per raderla al suolo senza riuscirci e infine fu sconfitto a Legnano (1176).

La guerra finì con la Pace di Costanza (1183) nella quale Federico I riconosce l'utilizzo delle regalie dei Comuni purché questi riconoscessero l'autorità imperiale.