Lo sviluppo delle monarchie europee
Dalle monarchie feudali alle monarchie nazionali
Sito: | Meta-Apprendisti |
Corso: | Liceo Italiano IMI di Istanbul (classi seconde) |
Libro: | Lo sviluppo delle monarchie europee |
Stampato da: | Utente ospite |
Data: | sabato, 23 novembre 2024, 09:10 |
1. L'Impero
Con la morte di Federico II, ultimo degli Svevi, nel 1250, il titolo imperiale non è più stato assegnato fino al 1273 e comunque nessun imperatore, per molti decenni, riuscì ad avere l'incoronazione papale. Il titolo perse sempre più il suo carattere universalistico finendo per diventare la stessa cosa che re di Germania.
Carlo IV sancì questa abitudine con una bolla, nel 1356, la Bolla d'Oro, con la quale stabiliva che l'imperatore venissi eletto da soli 4 principi laici (Duca di Sassonia, Re di Boemia, Marchese di Brandeburgo e Conte del Palatino) e tre ecclesiasti (arcivescovi di Treviri, Magonza e Colonia).
2. La Francia di Filippo IV
In Francia diventa re, ne 1285, Filippo IV detto il Bello. Il suo "programma" è quello di centralizzare il controllo del regno nelle mani del monarca e per farlo deve liberarsi dell'influenza che nel suo regno ha ancora un potere che cerca ancora di definirsi "universale", quello del papato, retto da Bonifacio VIII.
Filippo IV tentò di estendere il pagamento dei tributi al clero cattolico, trovando la ferma opposizione del papato. Filippo risponde convocando nel 1302 gli Stati Generali, cioè l'assemblea dei rappresentanti dei tre ordini della società: clero, principi e terzo stato (oratores, bellatores, laboratores) ottenendo il consenso per imporre tributi al clero, e quindi definendo che nel territorio francese le leggi spettano al Re.
Bonifacio reagisce emanando la bolla Unam Sanctam, in cui ribadiva l'universalità della propria autorità, di fatto scomunicando Filippo.
Il re francese non si fece intimorire e tentò di rapire il Papa arrivando addirittura a farlo schiaffeggare (nella sua sede di Anagni). Poco dopo il Papa morì e nel 1305, sotto forte influenza di Filippo, fu eletto come nuovo Papa un arcivescovo francese, Clemente V. Questo Papa, in segno di sudditanza al re di Francia, spostò la sede papale da Roma ad Avignone dove restò fino al 1378. Già i contemporanei, come Dante, chiamarono questo spostamento "cattività avignonese" e fu uno dei periodi più bui della Chiesa Romana.
3. L'Inghilterra dei Plantageneti
In Inghilterra regnano i Plantageneti, eredi diretti del fondatore della monarchia, Guglielmo il Conquistatore.
Il pronipote di Guglielmo, Enrico II, era anche Duca di Normandia e Duca di Aquitania (per moglie) e quindi era principe suddito del Re di Francia, oltre a essere il Re di Inghilterra.
Questa situazione portò ovviamente a un lungo sconto tra Francia e Inghilterra per il controllo di questi domini, portato avanti anche dai figli di Enrico, Riccardo I Cuor di Leone e Giovanni I Senzaterra.
Quest'ultimo, nel 1214, fu gravemente sconfitto dal re di Francia, Filippo II Augusto, e per questo perse quasi tutti i territori francesi (da qui il soprannome "senzaterra"). Questa sconfitta provocò la reazione dell'aristocrazia inglese che ottenne la concessione della Magna Charta (1215), uno dei documento più importanti della storia inglese e che ancora oggi è parte integrante della sua costituzione. Con questo documento il re si impegnava a non introdurre nuove tasse se non con l'approvazione del Consiglio Comune formato dagli aristocratici. Successive modifiche lo avrebbero trasformato in un documento che avrebbe fondato le moderne istituzioni parlamentari (primo parlamento fra tutti fu infatti quello inglese).
4. La Guerra dei Cent'anni
La presenza degli inglesi nel suolo francese, e la concorrenza dei due paesi per il controllo delle Fiandre (ricchissima regione di produzione tessile che si trova nell'attuale Belgio/Olanda) scatenerà una lunga serie di conflitti che vanno dal 1337 al 1453 e che gli storici chiamano Guerra dei Cent'anni.
Nel 1337 muore l'ultimo dei Capetingi (la stessa dinastia di Filippo IV) e candidati al trono erano siano Filippo di Valois sia Edoardo III re di Inghilterra. Vinse Filippo che diventò Filippo VI e che proclamò la sua proprietà sulle Fiandre scatendando la guerra con l'Inghilterra, che non poteva rinunciare di vendere la sua lana alle manifatture delle Fiandre. Edoardo invase così questa regione autoproclamandosi re di Francia.
A Crecy e Poitiers gli inglese ebbero la meglio e nel 1358 fu catturato anche l'erede di Filippo, Giovanni Il Buono. Con la pace di Bretigny (1360) Edoardo rinunciava al titolo di re di Francia ma otteneva territori su circa un terzo del suolo francese.
Lo scontro riprese dopo pochi anni e a fronteggiarsi furono il francese Carlo VI, detto il pazzo, e Enrico V Lancaster. Quest'ultimo, con l'aiuto del ducato di Borgogna, sconfisse duramente i francesi ad Azincourt (1415) e con il successivo trattato di Troyes (1420) ottenne la successione del regno di Francia alla morte di Carlo VI.
Non tutti i francesi accolsero la notizia positivamente e molti invece riconobbero il reale figlio di Carlo, come legittimo re, Carlo VII. Quest'ultimo ottenne a sua volta l'appoggio della Borgogna e portò la Francia alla vittoria nel 1453. Agli inglesi restava solo il possesso del territorio di Calais (con il quale continuare a commerciare con le Fiandre)
5. Dopo la Guerra
Francia
La guerra aveva creato in Francia un forte patriottismo e Carlo VII potè fare numerose riforme ad accentrare su di sé il potere regio. Utilizzò privati sotto il suo controllo per la riscossione delle tasse con le quali riformò l'esercito, ora sotto la sua direzione e non dei principi vassalli.
Con questo esercito il suo successore, Luigi XI, conquistò la Borgogna togliendola al Duca Carlo il Temerario (Nancy, 1477).
Inghilterra
In Inghilterra la sconfitta provocò una guerra civile tra due importanti famiglie aristocratiche per il controllo del regno: i Lancaster e gli York e la guerra fu chiamata delle due Rose (in quanto entrambe le famiglie avevano una rosa come simbolo).
Nel 1485 a salire sul trono, mettendo fine al conflitto, fu Enrico VII Tudor, discendente dei Lancaster e marito di una York. Egli fu protagonista del rilancio della monarchia, limitando le funzioni del parlamento che era diviso in due camere (Pari e Comuni). La sua dinastia regnò per oltre un secolo.