Pascal
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Libro: | Pascal |
Stampato da: | Utente ospite |
Data: | sabato, 23 novembre 2024, 10:40 |
1. "Pensieri"
L'opera di Pascal (1623-1662) è affidata ai "Pensieri" un'opera che presenta la filosofia come la intende Pascal: NON un sistema ma qualcosa in divenire (qualcosa di simile agli "Essai" di Montaigne.
In quest'opera, nelle sue varie edizioni, i materiali sono ordinati a volte in modo diverso ma i temi principali sono sempre:
- carattere della scienza e forme di pensiero: sottolinea sia la forza che i limiti della scienza che offre soluzioni ma relative ai problemi fondamentali dell'uomo
- carattere del cristianesimo
- natura dell'uomo, la sua grandezza e la sua miseria
Quella dei "Pensieri" è una filosofia militante, una difesa del cristianesimo di fronte ai valori mondani che si comprende solo alla luce della sua adesione al giansenismo: dottrina cristiana fondata da Cornelius Jansen nel 1640 e per la quale la salvezza si ottiene solo per grazia divina: l'uomo per natura è infatti peccatore e attratto verso il mondo e non verso Dio. Si ha quindi un rifiuto netto della teologia razionale scolastica per un ritorno a San Agostino.
2. Scienza
Pascal ebbe a dire:
La geometria è il più bel mestiere del mondo, ma è soltanto un mestiere
L'uso degli strumenti razionali è utile a mostrare quanto sia potente la ragione quando esamina singoli problemi scientifici ma allo stesso impotente quando dai singoli problemi passa ad una visione globale sul perché dell'esistenza.
Critica il razionalismo cartesiano e soprattutto il Dio-Geometra di Cartesio
Sulla separazione tra fede e scienza aderisce a Galileo, così come alla sua critica all'autorità (valida secondo Pascal solo per la giurisprudenza).
Per lo scienziato due sono le possibili facoltà:
- Esprit de geometrie: la capacità di ragionare in modo logico con nessi necessari e astratti
- Esprit de finesse: intuizione, capacità di vedere con un solo atto della mente l'unità di molti elementi diversi
Difficile è trovare uomini con entrambe le facoltà: la scienza è quindi un prodotto storico, frutto del lavoro di più uomini. Impossibile quindi un processo certo e indubitabile come vuole Cartesio, cioè soltanto geometrico.
3. Cristianesimo
Non si discute l'esistenza di Dio ma la posizione del singolo rispetto a questa esistenza.
La tesi di Pascal è che NON si può non scegliere (assioma) e non scegliere è come scegliere per il no.
Da qui la "scommessa di Pascal":
- Se Dio esiste: scegliendo sì, si guadagna la vita eterna; scegliendo no, si perde la salvezza
- Se Dio non esiste: scegliendo sì, non si perde nulla, ma si vive per il bene; scegliendo no, non si saprà mai
Anche se non si può scegliere di credere, conviene vivere come se esistesse.
4. Uomo
Impossibile una "geometria delle passioni" come in Cartesio.
Perché l'uomo cerca il divertimento? Per l'incapacità di accettare la propria condizione mortale e fuggire da se stessi.
Il divertimento è una ricerca esteriore di una mancanza interiore (che il cuore sente): riempibile solo affidandosi alla fede.
Ma l'uomo, oltre che miseria, è anche grandezza: sospeso tra infinitamente piccolo e infinitamente grande, l'uomo li pensa e li comprende entrambi. L'uomo sa i propri limiti e la propria miseria mente un albero non lo sa. L'uomo è una canna pensante.