Le scoperte geografiche

2. La via per l'Africa

Fin dall'antichità si riteneva che passare lo stretto di Gibilterra (le antiche Colonne d'Ercole) fosse impossibile per i mostri marini che si trovavano nell'Atlantico. I mostri marini erano i venti Elisei. Che questi venti impedissero la navigazione nell'Atlantico i Portoghesi lo scoprirono solo nel XV secolo e decisero di sfruttarli meglio per in modo da poter navigare lungo la costa africana.

Per tutto il 1400 i portoghesi cercarono di raggiungere le Indie passando dall'Africa e dopo varie tappe, finalmente nel 1487 raggiunsero, con Bartolomeo Diaz il Capo di Buona Speranza (l'estremità meridionale dell'Africa).

Nel 1497 una nuova spedizione, guidata da Vasco da Gama, riuscì ad arrivare a Calicut, in India e da allora le navi portoghesi tornarono piene di spezie.

Nel 1500 un'altra spedizione guidata da Alvares Cabral finì per caso in Brasile, ma al tempo non se ne comprese l'importanza.