Conoscere è misurare: Pitagora
4. I numeri irrazionali
Pitagora è ben noto per il teorema che porta il suo nome. Prendendo per buono che ne sia lui l’artefice è curioso notare come proprio nel suo teorema è insita una contraddizione che mina alle fondamenta tutto il suo sistema.
Perché i numeri possano essere cause della conoscenza della realtà per come essa è, infatti, è necessario che i numeri siano razionali (cioè siano cioè il risultato di un rapporto). Una misura è conoscibile quando è possibile un rapporto tra un dato sconosciuto con uno conosciuto (l’unità di misura, che nel nostro caso è la monade). I numeri irrazionali sono inconoscibili e dunque non possono esistere, giacché la loro esistenza presupporrebbe o la non conoscibilità della realtà (esiste nella realtà qualcosa di irrazionale) o che la realtà non è numerica.
E sappiamo proprio dal teorema di Pitagora che il la lunghezza della diagonale del quadrato di lato 1 è la radice di 2…
Leggenda vuole che Pitagora stesso ordinò che questo risultato non fosse divulgato fuori dalla scuola.