Carlo d'Asburgo

2. Francesco I e la Lega di Cognac

Numerosi nemici si misero di traverso rispetto al progetto di restaurazione del potere universale dell'Imperatore.

Tra questi Francesco I, re di Francia.

Francesco aveva siglato nel 1516 l'accordo di Noyon con il nonno di Carlo, Ferdinando I. Questo accordo prevedeva che il Ducato di Milano passasse sotto il controllo della Francia. Carlo però, in quanto imperatore, rivendica il Ducato come suo e questo scatenerà, nel 1521 una guerra che terminerà nel 1525 con la cattura di Francesco.

A Madrid, Francesco viene costretto a firmare una pace nella quale la Francia cede a Carlo sia Milano che la Borgogna (rivendicata da Carlo come eredità della nonna Maria di Borgogna). Tornato a Parigi, però, Francesco non riconosce la validità di quella firma e organizza una lega anti-imperiale, chiamata Lega di Cognac.

A questa lega partecipa anche papa Clemente VII e questa notizia sarà per Carlo una grossa delusione (come può ristabilire l'impero universale senza il consenso del Papa?). Carlo organizza quindi una spedizione punitiva contro Roma e per farlo assolda 12000 soldati mercenari, detti Lanzichecchi, particolarmente noti per la loro violenza. Arrivato a Roma, Carlo, chiede di parlare con Clemente usando i soldati come minaccia ma non riesce a controllare, di questi, la volontà di saccheggiare Roma e questo avvenne il 6 maggio 1527. LO stesso Clemente fu salvo per fortuna.

Il Papa, dopo questo evento, fu costretto a riconoscere a Carlo il titolo di Re d'Italia e la promessa dell'incoronazione imperiale, cosa che avverrà nel 1530.

Anche Francesco I si arrende e nel 1529 con la Pace di Cambrai rinuncia all'Italia.