Il dopoguerra italiano e l'ascesa del Fascismo
7. La propaganda
Dopo il 1929, anno in cui l'adesione del popolo al regime fu ratificata coin un plebiscito, la propaganda fascista divenne sempre più pervasiva e finalizzata a realizzare l'educazione del perfetto fascista.
L'ideale dell'uomo nuovo corrispondeva alla figura del combattente, ispirato al modello dell'antico romano e alla figura del DUCE, lo stesso Mussolini, in quanto simbolo dell'incorruttibilità morale e della potenza dello stato. All'opera di capillare propaganda contribuirono in quegli anni l'EIAR (Ente i taliano audizioni, radiofoniche), l'Istituto luce (Cinegiornali) L'OPERA NAZIONALE BALILLA (educazione militare dei fanciulli) ed altre organizzazioni parafasciste tutte coordinate dal MINCULPOP (Ministero della Cultura Popolare).
Il motto del perfetto fascista era: credere, obbedire, combattere.