Platonismo e Aristotelismo
2. Nicola Cusano
Tedesco, 1401-1464
Due concetti:
- Infinità di Dio (incommensurabile)
- Dotta ignoranza (coscienza dell'inconoscibilità di Dio che rende la verità come qualcosa a cui si può solo tendere)
Mutua platonismo cristiano (tra cui Agostino) con schemi e concetti moderni.
La conoscenza viene definita (come Pitagora) come un rapporto tra noto e ignoto, come proporzione. Ma essendo Dio infinito non è possibile di esso una proporzione. Di Dio possiamo solo dire cosa non è diventando esso il limite della conoscenza umana.
In Dio si realizza la cosiddetta coincidenza degli opposti (che ricordo molto l'identità dei contrari di Eraclito, l'apeiron di Anassimandro e l'Uno di Plotino).
Il rapporto tra Dio infinito e mondo finito si realizza in termini di
- complicazione: molteplice nell'Uno, mondo contenuti in Dio
- esplicazione, uno in molti, Dio si spiega in quello che crea senza esaurirsi in esso
Dio è in tutto, pur rimanendo al di là delle cose stesse e l'universo viene ad essere come un Dio contratto, il determinarsi di una cosa comune.
La teoria cosmologica di Cusano è rivoluzionaria: se Dio è infinito si dispiega infinitamente e quindi anche l'universo è infinito, senza centro né circonferenza.