Spinoza
3. Attributi e Modi
La sostanza è unica ma possiede infiniti attributi: essendo la sostanza illimitata, infiniti saranno i modi di concepirla. L'attributo è infatti ciò che l'intelletto concepisce della sostanza come costitutivo della sua essenza.
L'uomo, essendo limitato, concepisce solo due attributi: pensiero ed estensione (le due sostanze di Cartesio, che per Spinoza sono invece attributi della stessa sostanza).
Le singole parti generate dall'attributo sono invece chiamate modi (di essere, di apparire). I modi non sono sostanze perché pensati solo in virtù della sostanza e dei suoi attributi.
I modi possono essere:
- infiniti, se sono proprietà strutturali dell'attributo corrispondenti. Modi infiniti del pensiero saranno: l'intelletto e la volontà; dell'estensione sarà ad esempio il movimento.
- finiti, gli esseri particolari (quel corpo, quell'idea)
La sostanza quindi può definita come:
La Natura come realtà infinita ed eterna che si manifesta in una infinità di dimensioni (attributi) e si concretizza in una infinità di maniere di essere (modi).
La natura è sia naturata che naturante, la sua causalità è immanente. Dio è causa immanente delle cose: le conserva in sé (come il pensiero produce idee conservandole) e le produce in modo necessario. Dio per definizione è comunque LIBERO perché la sua è una necessità sì, ma interna, non dipendente da altri: risponde alle SUE leggi.
La natura non è definita da Spinoza come una forza che genera cose, ma invece come un ORDINE da cui seguono i modi.