Leibniz
5. La monade
La sostanza individuale è lo stesso principio logico della ragion sufficiente elevato a entità metafisica e cioè a elemento costitutivo di un ordine contingente e libero.
Nel 1696 Leibniz introduce il concetto di Monade per poter estendere al mondo fisico il concetto dell'ordine contingente e perciò di unificare il mondo fisico con quello spirituale.
La Monade è un atomo spirituale, una sostanza semplice, senza parti e quindi priva di estensione. Quindi non si può disgregare ed è eterna: solo Dio può crearla o annullarla.
Ogni Monade è diversa dall'altra: non vi sono due essere perfettamente uguali e questo principio lo chiama identità degli indiscernibili: la differenza tra due monadi non può essere solo quantitativa (cioè nel tempo e nello spazio) ma anche sempre qualitativa. Detto in altri termini: una stessa sostanza non può essere in luoghi o tempi diversi. Due cubi possono esistere solo in matematica, non nella realtà.
Essendo sostanze semplici, le monadi non possono influenzarsi a vicenda ma sussistono come mondi chiusi, autonomi, privi di "finestre". Quindi le altre monadi sono presenti alla singola monade solo sotto forma di rappresentazione al punto che ogni monade si configura come una sorta di specchio vivente dell'universo, sia pure da uno specifico "punto di vista".
La monade è un centro attivo di rappresentazioni e consta di due attività fondamentali:
- la percezione, cioè la stessa attività rappresentativa
- l'appetizione, cioè il tendere da una percezione all'altra
Da non confondere la percezione con la consapevolezza della percezione, proprio solo degli esseri coscienti. Solo questi ultimi sono dotati infatti di una terza facoltà che è l'appercezione, cioè la percezione cosciente, propria solo delle "anime". L'anima pensa sempre, anche quando non si accorge di pensare e in ciò si oppone a Cartesio e Locke che avevano identificato il pensare con la coscienza di pensare.
I gradi di perfezione delle monadi sono determinati dai gradi delle loro percezioni. C'è quindi una differenza fondamentale tra Dio (anch'egli una monade) e le monadi create che sono per natura finite e dotate di una percezione particolare. Dio rappresenta il mondo da tutti i punti di vista e con la maggiore chiarezza possibile, mentre le monadi create hanno un grado di chiarezza inferiore.
Le monadi semplici hanno un grado di chiarezza minimo (nullo o confuso); le monadi fornite di memoria sono quelle che costituiscono le anime degli animali, quelle fornite di ragione sono quelle che costituiscono gli spiriti umani.