Hume
2. Il percorso della conoscenza
- Impressioni: forti (sensazioni, passioni, emozioni)
- Idee: deboli, sfuocate, ricordi di impressioni
La differenza dunque tra le sensazioni e le idee corrispondenti sta solo nella loro forza e capacità di essere vivide nella mente.
Ogni idea deriva dalla corrispondente impressione e non esistono idee o pensieri di cui non si abbia avuta, prima, impressione. L'illimitata libertà di cui pare goda il pensiero non può andare oltre questo limite invalicabile.
Locke, pur avendo messo l'esperienza come questo limite aveva riconosciuto la realtà dell'io, di Dio e del mondo esterno. Berkeley pur negando la materia aveva ammesso l'esistenza dello spirito pensante e di Dio.
Soltanto Hume risolve totalmente la realtà nel molteplice delle idee attuali e nulla ammette al di là di esse. Per spiegare la realtà del mondo e dell'io non ha altro se non impressioni, idee e loro rapporti.
Hume nega con forza, come Berkely, le idee atratte. Esse non sono altro che idee particolare congiunte con un nome in grado di richiamare altre idee particolari che possono essere associate ad esse. L'idea generale sarà quindi alla fine solo un segno al quale, per abitudine, associamo un certo numero di idee particolari.
La facoltà di stabilire relazioni tra idee è detta, da Hume, immaginazione. Ma questa, sebbene ne abbia in potenza facoltà, non agisce in modo del tutto casuale ma mantiene sempre una certa coerenza. Questo è possibile perché nella mente opera una forza (come la gravità per i corpi fisici) che spinge essa a legare le idee secondo una regola e questa forza la chiama principio di associazione.
Questa "dolce" forza opera secondo tre criteri:
- somiglianza
- contiguità (nel tempo e nello spazio)
- causalità
L'associazione è alla base di quelle che chiama idee complesse. Tra queste, le più importanti, sono:
spazio, tempo, Io, causa effetto, sostanza
Idee alle quali tendiamo ad attribuire una consistenza e oggettività mentre Hume dimostra come ad esse non corrisponda nessuna impressione.
Spazio e Tempo, ad esempio, sono modi in cui le impressioni si dispongono alla mente, non impressioni esse stesse.
Causa ed effetto è una relazione tra impressioni diverse la cui relazione può essere però immaginata solo a posteriori. Possiamo avere impressione della causa e dell'effetto, ma non della relazione. A questa possiamo soltanto credere perché per abitudine vediamo che a cause simili, di solito, succedono effetti simili. La credenza è però del tutto soggettiva ed empirica. Negando in questo modo ogni fondamento ultimo alla scienza (da qui l'approdo di Hume ad una forma moderna di scetticismo).
Lo stesso vale per la sostanza e in particolare per quella sostanza che chiamo IO. Esso non è infatti altro che un fascio di percezioni che si susseguono nel tempo (così come la sostanza è un fascio di percezioni con contiguità nello spazio).