Critica della Ragion Pratica
2. Dottrina dei principi
Kant distingue i principi pratici, ossia le regole che disciplinano la nostra volontà, in massime e imperativi:
- la massima è una prescrizione di valore puramente soggettivo
- l'imperativo è una prescrizione di valore oggettivo
Gli imperativi a loro volta si dividono in ipotetici e categorici
- gli imperativi ipotetici prescrivono dei mezzi in vista di determinati fini e hanno la forma del "se...devi...".
- l'imperativo categorico ordina il dovere in modo incondizionato, a prescindere da qualsiasi scopo, non ha la forma del "se... devi..." ma del "devi" puro e semplice.
L'imperativo, detto anche LEGGE MORALE, può essere formulata in questo modo:
Agisci come se la tua massima possa valere come legge universale
Il che significa che puoi decidere se una singola azione può essere giudicata giusta o meno se accetteremmo che essa possa valere come legge a cui tutti debbano adeguarsi necessariamente.
La formulazione delle legge morale garantisce che la ragione pura è in grado di formulare da sola un principio di etica a priori.