La Rivoluzione Francese
2. 1789/90
A Parigi viene istituita la Guardia Nazionale, milizia di volontari guidata da Lafayette, esponente dell'aristocrazia ma che ha participato anche alla Guerra di Indipenza Americana e che quindi condivide i valori della rivoluzione e dell'illuminismo.
Non dimentichiamo che nelle campagne sono già scoppiate delle rivolte e che queste proseguono anzi con sempre più violenza. La Rivoluzione Francese si può definire una rivoluzione che ne contiene tre: borghese, popolare e contadina.
La Grande Paura (come Lefebvre la chiama) costringe i parlamentari (spesso borghesi proprietari terrieri), a Versailles, ad accondiscere alle loro richieste e il 4 agosto vengono aboliti gli obblighi feudali (seppure con riscatto).
Durante i lavori parlamentati del 1789 altre iniziative notevoli vengono prese:
- Viene riorganizzata amministrativamente la Francia con l'introduzione di 83 dipartimenti paritari.
- il 16 agosto viene proclamata la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, che sarà poi preambolo della futura costituzione.
La dichiarazione, scritta ispirandosi ai principi liberali di Locke e Montesquieu e democratici di Rousseau con occhio di riguardo alla dichiarazione di Jefferson, contiene i diritti naturali (dell'uomo), come vita, libertà, proprietà e quelli civili (cittadino) come uguaglianza e resistenza all'oppressione.
Nei primi due anni della rivoluzione la figura del monarca non è mai stata messa in discussione (soprattutto dai moderati come Lafayette, liberali ma che temono, anche loro, le istanze delle classi più popolari). Al massimo chi viene messo in discussione è Luigi XVI che mostra tutta la sua insofferenza di fronte agli eventi. Si fa strada, infatti, la cosiddetta fazione orlanista che propone la sostituzione di Luigi con il cugino Luigi Filippo d'Orleans (che verrà chiamato Filippo l'Egalitè).
Luigi contrasta come può i lavori della costituente e si rifiuta di ratificare le sue riforme, al che il 5 di ottobre un corteo partito la parigi (detto Corteo delle donne) arriva a Versailles con tre richieste:
- Accettare costitutente
- Mandare provvigioni a Parigi
- Trasferimento del re al Palazzo delle Tuileries a Parigi
Il 10 ottobre le richieste sono accettate, Luigi si trsferisce a Parigi e cambia denominazione da Re di Francia e Re dei Francesi.
I problemi economici influenzano comunque molto i lavori della Costituente che si trova ad emanare altre disposizioni molto radicali:
- 2 novembre, Requisizione dei beni del clero, con abolizione degli ordini contemplativi. I beni vengono venduti ai cittadini (sotto forma di Buoni del Tesoro), ma troppi buoni fanno aumentare molto l'inflazione
- 1790: Costituzione civile del Clero: parroci e vescovi diventano dipendenti dello Stato, eletti dai cittadini e fedeli alla costituzione (secondo i dettami di un radicale Gallicanesimo).
Pio VI condanna questi atti e soprattutto la seconda e invita il clero alla disobbedienza che si divide in costituzionale e refrattario (alleati dei controrivoluzionari).