La Rivoluzione Francese
4. 1792
Il 1 ottobre si insedia l'assemblea legislativa con la sua maggioranza moderata.
Le rivolte nelle città e nelle campagne non si placano (rivolte di tipo sociale date dalla cattiva condotta dell'economia). Queste rivolte portano l'assemblea a emanare altre due direttive molto radicali:
- Nazionalizzazione dei beni dei nobili emigrati
- Abolizione totale degli obblighi feudali
Prussia e Austria sono pronte a intervenire in favore di Luigi XVI. Nobili emigrati organizzano eserciti. In assemblea la maggioranza è favorevole alla guerra. IN particolare:
- Il Re (nella speranza di una sconfitta?)
- I girondini di Brissot: deputati della Gironda (Bordeaux)
- I moderati di Lafayette, per consolidare il governo
Solo i giacobini di Robespierre sono contrari: la Francia è impreparata.
Aprile 1792: dichiarazione di Guerra a Prussia e Austria (nasce la marsigliese). Numerose e disastrose sconfitte da parte della Francia.
Nobili accusati di tradimento e in particolare a Maria Antonietta l'accusa di aver dato ai nemici i piani di guerra,
Un nuovo protagonista irrompe: i sanculotti. Assaltano, 20 giugno 1792, il Palazzo delle Tuileries, con l'appoggio di Giacobini e Cordiglieri, chiedendo la deposizione del re e la convocazione di una convenzione eletta a suffragio universale.
Tra governo e popolo c'è ormai un abisso.
Il 25 luglio, le truppe prussiane sono vicino Parigi, e minaccia di raderla al suolo se avessero recato offesa al re. Parigi insorge creando la Comune. Nuovo assalto alle Tuileries, il re tenta la fuga in Assemblea ma viene arrestato.
I sanculotti assaltano le prigioni uccidendo nobili, preto refrattari e delinquenti comuni (stragi di settembre). Eventi questi con i quali la borghesia rivoluzionaria dovrà confrontarsi.
Indette le elezioni della convenzione,