L'Impero di Carlomagno
3. L'espansione franca in Italia e in Europa
In Italia
Le guerre di espansione dei Pipinidi si verificarono prima di tutto in Italia.
Di fronte al dilatarsi del regno Longobardo con il re Astolfo, il Papa Stefano II, dichiarò il suo legame a Pipino nominandolo patrizio dei Romani, cioè protettore di Roma. Con quesato titolo Pipino giunse in Italia e donò buona parte dei territori sottratti ai Longobardi al Papa, anche in virtù di un documento, creato proprio in questi anni, e chiamato Donazione di Costantino (falso creato ad hoc nel quale si afferma che l'imperatore Costantino avrebbe donato Roma e i suoi domini a Papa Silvestro prima di partire per la sua nuova città, Costantinopoli).
A finire la guerra contro i Longobardi fu il figlio di Pipino, Carlo (il futuro Carlomagno) che dopo averli sconfitti (nel 773) si fece incoronare Re dei Longobardi, a Pavia (capitale Longobarda).
In Europa
Conquistata l'Italia, Carlo combattè guerre per altri 20 anni per porre sotto il suo dominio anche quelle regioni franche che godevano di autonomia, come l'Aquitania e la Borgogna.
Numerose guerre furono combattute anche sul fronte orientale, arrivando ad estendere i suoi territori fino al fiume Reno.
Dopo la caduta dell'Impero Romano non c'era mai stata una così grande estensione territoriale sotto una unica corona. Questo nuovo impero, tra l'altro, come quello antico, aveva un profondo legame con Roma, grazie alla collaborazione con il Papa.