La Rivoluzione Francese

1. Cause remote e scatenanti.

Alla fine del 700 l'economia francese è prevalentemente agricola (circa l'80%) e molto arretrata, soprattutto a causa dei privilegi feudali ancora concessi all'aristocrazia e al clero, come decime e corvees.

La Società francese è ancora rigidamente divisa in tre ordini:

  • Nobiltà, circa 1,5% della popolazione
  • Clero, 0,5%
  • Terzo Stato, 98%

I primi due ordini non pagano tasse e accedono alle più alte cariche dello Stato e dell'esercito.

La crisi finanziaria scatenata dallo svuotamento delle casse dovute alla sconfitta della guerra dei Sette Anni (e la perdita di molto colonie) e alla partecipazione, senza frutti, della Guerra di Indipendenza Americana, costringe lo Stato a chiedere prestiti ai cittadini. Nel 1781 Necker arriva a falsificare il bilancio per non scoraggiare questi prestiti. La situazione è talmente grave che sia Necker che i successori chiedono l'introduzione delle tasse anche per i nobili.

Questi ultimi, al fine di evitarlo, fanno pressione sul Re, Luigi XVI, per convocare gli Stati Generali (per il 1789), mai più convocati dal 1614. Solo questo organo, infatti, poteva introdurre nuove tasse.

Durante la primavera del 1789, vengono eletti i rappresentanti dei tre ordini con l'obbligo della raccolta dei Caiers de doleances dove sono raccolte le lamentele dei sudditi. I cahiers mostrano varie lamentele e tra le più frequenti:

  • Abolizione dei privilegi feudali
  • Costituzione
  • Protezione contro industria inglese

Quell'anno vi fu tral'altro un pessimo raccolto che spinse a numerose rivolte nelle campagne al fine di saccheggiare e granai dell'aristocrazia e del clero.

5 maggio 1789: Gli Stati Generali si trovano a Versailles per decidere il sistema di votazione. Questo di solito è fatto per ordine ma poiché i rappresentanti del Terzo Stato erano molti di più (circa 600, contro i 300 per ordine per gli altri due), l'abate Sieyes chiede che si voti per testa perché è il Terzo Stato che rappresenta la nazione.

Il Re non è d'accordo e prende tempo per decidere ma nel frattempo chiudea l'assemblea e il Terzo Stato si riunisce nella Sala della Pallacorda dove presta il giuramento del 20 giugno: quello di non abbandonare l'assemblea fino alla emanazione di una Costituzione. Per questo l'assemblea cambia il nome da assemblea degli Stati a Assemblea Nazionale Costitutente.

Luigi XVI inizialmente chiede anche ai rappresentanti degli altri ordini di partecipare ma, spinto da corte e Regina, fa chiamare da Parigi reparti dell'esercito a ripristinare l'ordine. Il popolo parigino, affamato e speranzoso sul buon esito dell'assemblea, vedendo l'esercito in mobilitazione isorge e assalta la Bastiglia, 14 luglio, carcere politico e luogo simbolo della monarchia assoluta.

Rivolta popolare e parlamentare si incontrano: inizia, per gli storici, la Rivoluzione Francese.