Il razionalismo nel Seicento

La filosofia di Cartesio, bene o male, diventerà punto di riferimento imprenscindibile della storia della filosofia.

Il cartesianesimo può essere considerato da due punti di vista:

  • come tecnica razionale che procede in modo geometrico partendo da idee evidenti e in ordine rigoroso. Realizzazione dell'autonomia della ragione e applicazione in tutti i campi nei quali può essere adoperata e di conseguenza respingimento di tutto ciò che non è chiaro ed evidente;
  • come insieme di dottrine metafisiche e fisiche riguardo la dualità tra anima e corpo, l'esistenza di Dio, la libertà, il meccanicismo.

Il primo aspetto è ciò che ha dato a Cartesio il successo apparendo come l'episodio maggiore di quella lotta per la ragione che si può definire come l'insegna della cultura filosofica del Seicento. Lotta che tende a:

  • far prevalere la ragione e la sua autonomia in tutti i campi (oltre a quello, ovvio, scientifico)
  • chiarire il concetto stesso di ragione

Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto Cartesio sostiene che la Ragione è forza unica, infallibile e onnipotente ma di fronte ha le reazioni di Gassendi e Hobbes per i quali invece la ragione è forza finita e condizionata ma entrambi condividono l'ideale geometrico della ragione. In tutti i casi vediamo il riconoscimento che la ragione è la sola guida autonoma dell'uomo.

L'occasionalismo

Una delle principali manifestazioni del cartesianesimo è l'occasionalismo, una specie di "scolastica cartesiana" in quanto usa la filosofia di Cartesio per la difesa della fede religiosa (come la Scolastica tradizionale aveva utilizzato Platone e Aristotele).

Geulincx

Ritiene che Dio è l'unica vera causa di tutto e ciò si verifica in entrambe le sostanze. Al problema di come le passioni diventassero idee e le idee, azioni del corpo, Cartesio non fornisce una risposta adeguata. Secondo G. la risposta non può esservi essendo le due sostanze inconciliabili. Non resta che riconoscere in Dio è la causa diretta e immediata delle modificazioni in entrambe le direzioni.

Dio produce nell'anima la sensazione in occasione di una modificazione corporea e viceversa.

Malebranche

Ancora più radicale Malebranche che attribuisce alla ragione un significato religioso estraneo a Cartesio: i filosofodee accordare la ragione con i dogmi.

Secondo lui solo Dio garantisce l'esistenza dei corpi: le idee relative ai corpi sono quindi creati nella mente direttamente da Dio stabilendo parallelamente modificazioni tra corpo e anima.

Poiché Dio è verità, vedendo in Dio le verità eterne, l'uomo vede Dio stesso: quindi l'attività razionale è un atto di partecipazione divina. La ricerca della verità è ricerca di Dio (v. Agostino).

Arnauld

Cartesio trovò un'applicazione analoga nel giansenismo a opera di Arnauld. La sua opera tenta di conciliare l'agostinismo con il cartesianesimo. Il cogito di Cartesio è un'altra forma del Si fallor Sum di Agostino.


Ultime modifiche: giovedì, 22 novembre 2018, 20:55